I live in Vaccarizzo: la generazione dei prototipi di sviluppo

Nell’articolo del 12 giugno vi abbiamo rivelato la Sfida di “I live in Vaccarizzo”: Immaginare e progettare insieme la Visione Futura del borgo.

Dopo le interviste e la prima esplorazione finalmente è arrivato il momento di lavorare insieme alla comunità per far emergere nuovi scenari di futuro e attivare la generazione di prototipi di sviluppo.

Ecco come è andata! Buona lettura

CAPITOLO 5

Il futuro che emerge: la generazione di prototipi di sviluppo con il Current Reality Movie e la mappa 4D

 

0. La preparazione

Ebbri di tutta l’attenzione ricevuta dai media abbiamo preparato il materiale per lavorare con la Comunità di Vaccarizzo.

Primo passo:

Abbiamo tradotto tutti i documenti del Presencing Institute Toolkit in Italiano per creare una manuale di lavoro da condividere con gli abitanti del paese e usare come guida.

Secondo passo:

abbiamo lavorato con gli attivisti del territorio per individuare i ruoli chiave con cui lavorare. Dopo lunghe riflessioni abbiamo scelto questi:

  1. RESIDENTE DEL BORGO
  2. LA “LOCANDIERA”
  3. IL PROPRIETARIO DEL BAR
  4. IL MEDICO DI PAESE
  5. BAMBINI 0-10
  6. ADOLESCENTI 11-18
  7. LA MAESTRA ELEMENTARE
  8. PRESIDENTE ASSOCIAZIONE VACCARIZZO
  9. ORGANIZZATORE FESTE E SAGRE LOCALI
  10. IL PROFESSIONISTA
  11. AGRICOLTORE
  12. ARTIGIANO DEL LEGNO
  13. L’EMIGRANTE DI RITORNO
  14. INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
  15. GESTORE DELLA RACCOLTA RIFIUTI
  16. INFRASTRUTTURA DIGITALE
  17. PROPRIETARIO DI IMMOBILE ABBANDONATO

Terzo passo:

è stato scelto l’unico luogo del borgo che avrebbe potuto ospitare 20-30 persone insieme. La scuola elementare abbandonata da 10 anni, oggi usata dall’Associazione culturale Vaccarizzo per le sue riunioni. Un luogo senza riscaldamento e senza acqua nei bagni, dotata solo di energia elettrica per attivare le luci e una stufetta elettrica. Nonostante le caratteristiche poco accoglienti della location, abbiamo preferito usare questa occasione per avviare con la nostra presenza una “prova di riuso” di uno spazio da rivitalizzare. I volontari dell’Associazione si sono organizzati per pulire gli spazi, portare la stufetta elettrica e delle taniche d’acqua per il bagno, recuperare tavoli, sedie e tutte le attrezzature necessarie per fare il workshop.

Quarto passo:

abbiamo preso “il volo” e siamo andati a Vaccarizzo!

 

La scuola abbandonata.
La scuola abbandonata di Vaccarizzo.

* * *

Sabato 30 marzo si svolge il primo workshop con gli abitanti di Vaccarizzo.

La curiosità, la voglia di contribuire, di esserci si è sentita fortissima. Si sono presentati alla scuola quasi 40 persone per partecipare, vedere, ascoltare. Su una comunità di 500 abitanti avevamo rappresentato l’8% della popolazione!

L’agenda della giornata:

Abbiamo programmato un lavoro suddiviso in tre fasi.

  1. La mattina abbiamo fatto una veloce introduzione dei principi base della teoria U e poi eseguito il CRM – Current Reality Movie.
  2. Nel pomeriggio abbiamo guidato la mappatura 4D e le sessioni in piccoli gruppi per lo sviluppo dei primi 4 prototipi.
  3. In conclusione abbiamo fatto un primo piano d’azione per avviare i prototipi.

Il riscaldamento:

La mattina, per scaldare il gruppo che ci vedeva per la prima volta e non conosceva i fondamenti su cui si basa la teoria U, abbiamo coinvolto tutti in una sessione di presentazioni reciproche per aneddoti brevi, e successivamente abbiamo chiesto loro quali soluzioni pratiche adottavano nella vita per spegnere le tre vocine sabotanti del Giudizio, del Cinismo e della Paura.

All’inizio le persone erano timide e sembravano aver timore nell’esprimersi. Piano piano i primi due hanno preso coraggio e hanno iniziato a parlare. Come in un domino uno alla volta anche gli altri hanno iniziato a fare lo stesso e si è rotto il ghiaccio, permettendo al gruppo in ascolto di comprendere che avevano già in mano tanti strumenti per seguire con consapevolezza e semplicità il percorso che avevamo preparato per loro.

presupposti teoria U
5 presupposti della teoria U per lavorare in modo proficuo in gruppo.

1. Il Current Reality Movie (CRM)

Finito il riscaldamento abbiamo iniziato il CRM, uno strumento che aiuta a comprendere la realtà attuale di un ecosistema, in particolare aiuta a descrivere come vedono la situazione i protagonisti coinvolti nella sfida.

Il gruppo è partito imbarazzato ma poco alla volta ha iniziato a comprendere il gioco di ruolo e a divertirsi.

Current Reality Movie
i partecipanti durante il Current Reality Movie.

 

Dall’esercizio sono emersi molti spunti di riflessione sui ruoli chiave dell’ecosistema locale, e sulle emozioni che guidano all’azione i cittadini.

Riflessioni sui ruoli:

Nessuno voleva fare il presidente dell’associazione di Vaccarizzo. Abbiamo capito che i ruoli di responsabilità fanno paura.

In tre donne si sono alzate per svolgere il ruolo degli adolescenti, esprimendo da una parte grande voglia di crescita e dall’altra la percezione che a Vaccarizzo non ci sia nulla da fare di interessante e che per divertirsi basta andare al McDonald in una città grande vicina.

Abbiamo scoperto che il medico è sempre irreperibile, che il barista è svogliato e non mette amore nel fare le cose. Il luogo di aggregazione più accogliente, sentito e vissuto è la locanda del circolo.

Arrivati alla fine dell’assegnazione dei ruoli base, i partecipanti hanno voluto introdurre un 18° ruolo: quello degli anziani del borgo, per loro importanti punti di riferimento per la memoria storica del paese.

Riflessioni sulle emozioni:

Per ciò che riguarda le emozioni vissute e trasmesse dai partecipanti, si è percepita una comunità che lotta tra due forze opposteda una parte emerge un grande senso di frustrazione, dall’altra una grande voglia di riscatto.

La mancanza di tutto, a partire da servizi per la mobilità, nutre il pessimismo, la rassegnazione a pensare di andare “fuori” per trovare un futuro, il senso di squallore guardandosi intorno per come hanno lasciato andare le cose, tristezza per l’assenza della vivacità che solo i bambini sanno dare. Si aspettano che sia il Comune a “dover” fare le cose e credono che senza l’avvallo dell’amministrazione non “possano fare nulla”.

Allo stesso tempo dimostrano un grande senso di appartenenza (“Vaccarizzo Nui”), la voglia di ricongiungersi alle proprie radici (“Home is where the heart is”), desiderano il riconoscimento delle proprie risorse ambientali, a partire dal legno di castagno, e la valorizzazione delle loro tradizioni. Comprendono il valore delle infrastrutture digitali e della mobilità per progettare il futuro e desiderano che l’efficienza arrivi anche da loro per riconnettersi al mondo.

* * *

Il valore delle pause:

Dopo il primo step, non poteva mancare il momento di pausa e condivisione fondamentale per ogni italiano: mangiare insieme i piatti tipici del luogo. Anche questa è cultura, identità, accoglienza e senso di comunità.

Cibo condiviso con la comunità
Momenti di condivisione del cibo con i membri della comunità.

Nel pomeriggio, nonostante la pancia piena e la digestione in atto, il lavoro è ripreso con grande energia, curiosità e desiderio di contribuire. 

2. La mappa 4D e la generazione dei prototipi

Abbiamo lavorato con uno strumento chiamato mappa 4D, una specie di gioco di ruolo che permette di “vedere” tre situazioni chiave:

  1. le dinamiche interne agli stakeholder coinvolti nella sfida OGGI;
  2. le dinamiche di trasformazione necessarie per trovare un nuovo equilibrio di sistema che generi energia, benessere, sviluppo, felicità diffusi;
  3. lo scenario FUTURO dell’ecosistema a sfida vinta.

Per chi fosse interessato ad approfondire il metodo trovate un video e la descrizione a questo link: 4D mapping.

Mindfulness
Momenti di mindfulness per concentrarsi e allinearsi.

Ritrovata la concentrazione abbiamo rivisto i ruoli e integrato “Il miglior futuro possibile”, “Madre terra” e assegnato il ruolo di “chi non ha voce” agli Adolescenti.

Per scelta NON abbiamo inserito il Sindaco, la figura che rappresenta la Pubblica amministrazione. La cosa ha creato all’inizio molto sconcerto fra i partecipanti, come se gli avessimo tolto un punto di riferimento. Abbiamo chiesto loro di fare uno sforzo, di uscire dalla loro area di comfort e vedere che cosa sarebbe successo senza quello stakeholder.

La vera sfida della mappa 4D: rivedere la comunità, i suoi equilibri, il suo potenziale e la progettualità che poteva creare in autonomia senza l’intervento del pubblico.

Gruppo di lavoro nella sala della scuola.
Il gruppo di lavoro al completo nella grande aula della scuola.

La prova ha dato risultati stupefacenti.

https://www.facebook.com/pg/IliveinVaccarizzo/photos/?tab=album&album_id=850615375274027

4D map. Scultura 1: Vaccarizzo Oggi
4D mapping – Costruzione della scultura 1: Vaccarizzo oggi.
Scultura in costruzione
I personaggi iniziano a muoversi e a collocarsi nello spazio.
4D mapping - Vaccarizoz futura
4D mapping – Costruzione Scultura 2: Vaccarizzo futura.
4D map: le frasi degli stakeholder
4D mapping: i pensieri degli stakeholder prima e dopo la trasformazione da scultura 1 a scultura 2.

Il Dialogo Generativo:

Il Dialogo Generativo guidato dopo la creazione delle sculture si è focalizzato sull’analisi delle dinamiche di trasformazione tra lo status quo e il miglior futuro possibile. Gli elementi chiave da far emergere erano chi ha attivato il processo di trasformazione e quando è avvenuto, le differenze tra la scultura 1 e la scultura 2, ciò che li aveva sorpresi e ciò che secondo loro non era stato detto. Ecco cosa hanno risposto.

Gli stakeholder che hanno avviato il processo di trasformazione dallo status quo (scultura 1) allo scenario futuro (scultura 2) sono stati in sequenza:

  1. madre terra
  2. gli adolescenti
  3. i residenti del borgo
  4. il presidente dell’Associazione Vaccarizzo
  5. i bambini

Il momento chiave che ha acceso il motore della trasformazione è stata la presa di consapevolezza che “il miglior futuro possibile” esistesse.

Avere una figura che incarnasse questo ruolo è stato fondamentale per far visualizzare un movimento verso il futuro. Alla parola “cambiate!” pronunciata dal facilitatore il flusso si è attivato.

Abbiamo visto che i bambini hanno la forza di andare verso il cambiamento quando si sentono sicuri e protetti.

Tutti gli stakeholder si sono accorti che l’ “unione fa la forza” e che “vedere il sistema” aiuta a capire cosa fare e come muoversi.

Le differenze sostanziali che i partecipanti hanno notato dalla scultura 1 alla scultura 2 riguardavano la forma, l’equilibrio fra le parti e le relazioni interne comunicate attraverso posizione dei soggetti nello spazio, la direzione degli sguardi e dei corpi, la vicinanza/lontananza tra i soggetti, il contatto con le braccia, la postura dei singoli e dei gruppi aggregati .

La scultura 1 rifletteva disomogeneità, casualità, inconsapevolezza, difficoltà, disgregazione.

La scultura 2 rifletteva un’immagine più ricercata, relazionale, trasmetteva unione, speranza, compattezza, una finalità, un progetto, una scelta, la consapevolezza dei ruoli, il senso di una rete, affinità fra ruoli di ambito, la consapevolezza della terra come risorsa, e che i giovani e “il miglior futuro possibile” sono due poli chiave dell’ecosistema.

4D mapping differenze tra scultura 1 e scultura 2
4D mapping – Schemi di posizionamento degli stakeholder nello spazio in Scultura 1 e Scultura 2.

Che cosa ha maggiormente sorpreso i partecipanti:

  • anziani e madre terra si sono sentiti importanti;
  • la forte relazione tra adolescenti e il futuro;
  • hanno sentito la voglia di migliorare le cose;
  • hanno sentito che mettendosi in discussione emerge il futuro;
  • si sono sentiti incitati a “vivere”, senza rassegnazione;
  • nella scultura 2 si è sentita un’apertura allo “straniero”, tema nuovo per Vaccarizzo;
  • chi svolgeva il ruolo di “colui che non ha voce”, in questo caso gli adolescenti, è stato il primo a muoversi e gli altri lo hanno seguito: ha fatto il leader.

E’ importante sottolineare anche che cosa non è stato detto durante la creazione dello scenario futuro:

  • la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici;
  • mancano le istituzioni, il sindaco, il ruolo pubblico;
  • connessione al divertimento;
  • l’unica figura che non si è mossa è “il miglior futuro possibile”;
  • il denaro.

Al termine di questa fase di riflessione su ciò che è accaduto, i partecipanti sono stati suddivisi in 4 gruppi. Ogni gruppo è stato invitato a riflettere e approfondire autonomamente ciò che ha vissuto durante l’esercizio della mappa 4D, per generare 4 progetti, 4 prototipi di azioni strategiche da attuare nel borgo per realizzare lo scenario futuro.

Tavoli di prototipazione
Tavoli di prototipazione.
tavoli di prototipazione
Tavoli di prototipazione.

Ecco una sintesi dei 4 prototipi generati:

1# La valorizzazione della montagna, 2# La rifioritura di Vaccarizzo, 3# Socializzazione, 4# Vaccarizzo da assaggiare.

* * *

PROTOTIPO #1

La valorizzazione della Montagna

Il prototipo ha messo al centro del progetto il recupero del parco naturale.

 

Valorizzazione della montagna
Presentazione prototipo “Valorizzazione della montagna”.

I partecipanti hanno individuato queste azioni chiave:

  • la valorizzazione di flora e fauna;
  • il recupero del parco giochi;
  • la creazione di piste ciclabili;
  • creazione di itinerari di trekking.

Per finalizzare questi obiettivi hanno evidenziato alcune azioni preparatorie necessarie:

  • recupero degli immobili esistenti nel parco;
  • prepararsi all’accoglienza turistica creando luoghi di soggiorno e riattivando la produzione di prodotti agro-alimentari locali;
  • ripopolare il borgo.

Queste attività porteranno alla creazione di lavoro e di un indotto economico in ambito agricolo, edile ed artigianale.

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PROTOTIPO #2

La rifioritura di Vaccarizzo

Questo prototipo mette al centro madre terra. Il fiore e la rifioritura sono metafora di rinascita.

 

Presentazione prototipo "La rifioritura di Vaccarizzo"
Presentazione prototipo “La rifioritura di Vaccarizzo”

Gli abitanti vogliono partire con un gesto simbolico: creare nuove aiuole dove piantare fiori sia nelle proprie abitazioni sia negli spazi pubblici, rilanciando Vaccarizzo come “il Borgo più fiorito della Calabria”. Madre terra in questo progetto è declinata con la bellezza dei fiori: prendersi cura dello spazio pubblico e riportare bellezza diventeranno lo specchio di una rigenerazione tangibile.

 

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PROTOTIPO #3

Socializzazione

Il prototipo mette al centro il rapporto tra madre terra e i giovani, proponendo la creazione di luoghi di aggregazione innovativi che rispettino il territorio e ne valorizzino le risorse naturali e agricole.

 

Presentazione prototipo "Socializzazione"
Presentazione prototipo “Socializzazione”

 Ecco qualche esempio di attività proposto:

  • una fattoria didattica;
  • orti;
  • aree verdi;
  • una piscina per stare insieme;
  • aree pic-nic;
  • cinema.

Il progetto pone gli adolescenti come attuatori del processo di innovazione, mettendo a disposizione le loro competenze digitali per far conoscere il territorio e vendere le produzioni agricole locali.

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PROTOTIPO #4

Vaccarizzo da assaggiare

Questo prototipo mette al centro la valorizzazione delle tradizioni eno-gastronomiche locali come driver per la promozione turistica integrata del territorio.

 

Presentazione prototipo "Vaccarizzo da Assaggiare"
Presentazione prototipo “Vaccarizzo da Assaggiare”

La gastronomia è vista come elemento identitario e come servizio che accomuna i bisogni di una ricettività diffusa e diversificata. 

Il suo sviluppo può infatti avere ricadute in tutti questi settori:

  • turismo religioso e naturalistico;
  • ristorazione diffusa;
  • produzione agricola alla base dei prodotti tipici locali;
  • artigianato legato alla trasformazione e conservazione degli alimenti;
  • recupero di patrimonio immobiliare fortemente caratterizzante per la creazione di luoghi di ristorazione, punti vendita di prodotti e albergo diffuso;
  • recupero e valorizzazione degli antichi ricettari tramandati nelle famiglie da generazioni;
  • formazione per la trasmissione di conoscenze e competenze alla nuove generazioni;
  • attività ricreative.

Le donne del borgo sono le protagoniste di questo prototipo in quanto custodi delle ricette storiche e delle abilità necessarie per la creazione di un protocollo che identifichi la tipicità e unicità dei piatti di Vaccarizzo.

3. Il Prossimo passo

Al termine delle presentazioni abbiamo scelto uno dei quattro prototipi per mostrare ai partecipanti come avviare la pianificazione del “Prossimo Passo” e dare corpo alle proposte prendendosi un impegno con se stessi e la comunità.

Definizione del prossimo passo tutti insieme in plenaria.
Definizione del prossimo passo tutti insieme in plenaria.

Abbiamo compilato insieme una tabella dove abbiamo riportato:

  • le azioni prioritarie da fare per l’avviamento del prototipo,
  • gli stakeholder che si sarebbero fatti carico del coordinamento delle attività;
  • le date entro cui avrebbero dovuto completare le attività.
Il prossimo passo del prototipo "Vaccarizzo da assaggiare".
Il prossimo passo del prototipo “Vaccarizzo da assaggiare”.

Ovviamente la giornata non si sarebbe potuta concludere senza la condivisione del cibo:

Cena tutti insieme nel bar del paese.
Cena tutti insieme nel bar del paese.

Mettersi in discussione smuove energie potenti.

Ora è tempo di metabolizzare tutte le ispirazioni avute durante questa intensissima giornata per far maturare le idee emerse nelle sessioni di prototipazione …

Stay tuned!!!

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