EDIFICI ABBANDONATI. COME RICONNETTERE I PROPRIETARI AI LORO BENI ABBANDONATI?

Casa abbandonata

In Italia esistono oltre 2 milioni di case abbandonate e disabitate, secondo una ricerca del CESCAT, il Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia.

Il numero si deve confrontare con il numero delle abitazioni risultanti al Catasto in Italia, cioè 31,5 milioni. L’abbandono riguarda il 6% del patrimonio immobiliare italiano: è una percentuale “shock”.
Gli immobili abbandonati e disabitati -dice l’associazione CESCAT- sono dunque una realtà significativa nel nostro Paese, alla quale molti, in questa congiuntura economica, cominciano a guardare con interesse crescente, alla ricerca di affari alternativi. Molti proprietari saranno tentati di liquidare questi immobili, monetizzandone il valore. Le amministrazioni comunali, in tempi di ristrettezze economiche e quindi di forte spinta al ‘riuso’, saranno maggiormente propense a liberalizzare permessi, autorizzazioni e concessioni.
Che cosa si può fare per “prendersi cura” di questi edifici e quindi per ri-portarli a produrre valore per i proprietari e per la comunità intorno ?
BRIT ha alcune proposte che sono fondate sulla “ri-connessione” tra proprietario e bene abbandonato. E’ una scelta molto diversa da quella evocata dal CESCAT, ossia “Molti proprietari saranno tentati di liquidare questi immobili, monetizzandone il valore.”
Prendersi cura significa che il proprietario può fare alcune mosse cruciali. Ne indichiamo tre:
– cercare e ritrovare le buone ragioni per “prendersi cura” dell’immobile;
– ri-conoscere la “catena del prendersi cura” che include gli attori che hanno avuto o hanno una buona relazione con l’immobile;
– cercare le opportunità di mettere a reddito l’immobile.
In tutti questi casi il proprietario esce dall’isolamento, del “sono solo e voglio risolvere il problema una volta per sempre”; ed entra in una nuova consapevolezza, quella del “non solo più solo, altri possono collaborare con me per condividere scelte, nuove destinazioni d’uso, investimenti e rischi”.
BRIT propone di connettersi  con imprenditori, in cerca di spazi per i loro business e che “vedono” le opportunità di ricavo, ri-usando l’immobile e identificando possibili ricavi.
BRIT organizza un incontro esperienziale, breve di tre ore,  con i proprietari per ispirarli e per generare nuove prospettive: Brit Revolution.